03 Ago Inci, tra mito e leggenda
Penserete che questo sia un titolo un po’ curioso, beh, come darvi torto.. ho voluto chiamarlo così perché ogni volta che parlo ai “non addetti” di cosa sia la cosmesi ecobio e di che cosa sia l’Inci mi guardano sempre come se venissi da un altro pianeta 🙂
Fatta questa piccola premessa vengo al punto spiegandovi cosa è l’INCI , come leggerlo e gli ingredienti da evitare.
L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) non è altro che l’elenco degli ingredienti contenuti nei cosmetici, leggendolo perciò noi capiremo subito se il cosmetico che vogliamo acquistare è naturale o chimico.
In Occidente la legge impone ai produttori di inserire dettagliatamente l’elenco dei prodotti, l’elenco è in ordine decrescente, ciò significa che il primo ingrediente è quello che troverete in maggiore quantità nella formula.
Dopo aver letto tutto l’articolo e spero che lo leggiate veramente tutto poiché questi ingredienti si trovano anche nei detersivi per la casa, in quelli per lavare i vestiti e proprio quì si depositano maggiormente finendo sulla vostra pelle ma anche dei vostri bambini, ecco perché il cambiamento dovrebbe riguardare non solo i cosmetici ma anche la qualità stessa della vita, dopo la lettura capirete anche la scelta di creare questa linea.
Quali ingredienti evitare e perché:
- Oli Minerali (idrocarburi): sono dei grassi inerti derivati dai minerali, si ottengono dalla raffinazione del carbone e del petrolio. Vengono utilizzati per 3 motivi: basso costo, inerzia chimica (non sono soggetti ad irrancidimento) , buona lavorabilità. Utilizzati ampiamente in prodotti di farmacia e cosmesi poiché svolgono un’azione lubrificante e protettiva, data la loro composizione e origine essi non sono minimamente dermocompatibili perciò non riescono a penetrare nell’epidermide come invece fanno i grassi vegetali naturali, di fatto perciò la loro funzione “idratante” è data dal loro potere occlusivo, essi creano una sorta di film sulla pelle che a lungo andare può portare a problemi di pelle quali dermatiti. Il danno ambientale provocato da questi ingredienti è immenso poiché essi vengono impiegati per creme ma anche prodotti da risciacquo che finiscono nel terreno e nell’acqua.
Come riconoscerli: Paraffinum liquidum, petrolatum, mineral oil, cera microcristallina.. etc. - Siliconi: sono polimeri semi-organici ottenuti dal silicio mescolato all’ossigeno, in altre parole sono materie “plastiche”. Essi vengono utilizzati per il loro basso costo, la stabilità nelle formule e l’alta tollerabilità sulla pelle; di fatto vengono impiegati per la creazione di creme perché gli conferiscono una texture vellutata e per i prodotti da bagno perché lasciano un film sulla pelle rendendola morbida. Data la loro composizione pure queste materie prime non sono dermocompatibili e risultano molto inquinanti.
Come riconoscerli: Dimethicone, Cyclohexasiloxane e in generale tutti i nomi che terminano con -one e -ane. - Alcoli grassi: spesso usati come emulsionanti o agenti disperdenti per dare corpo alla formula. Molto inquinanti e spesso irritanti.
Come riconoscerli: methyl propyl, caprylyl- alcohol, hexadecanol, cetyl alcohol, polypropylene glycol (PPG). - Polimeri: sostanze plastiche simili ai siliconi per il loro impiego, usati come agenti di texture e a volte emulsionanti; conosciuti come glicole polietilenico (PEG) non direttamente tossici per la pelle ma la loro realizzazione avviene mediante processi chimici pesanti che utilizzano gas tossici per uomo e pianeta. Numerosi emulsionanti sono composti etossilati, il loro processo di creazione implica l’impiego dell’ossido di etilene, un gas tossico e cancerogeno.
Come riconoscerli: Crosspolymer, Sodium Laureth Sulfate (SLES) , ingredienti che terminano in -eth o -oxynol. - Conservanti: Parabeni, il parabene è un composto chimico di tipo estere derivante dalla condensazione di un acido con un alcol, utilizzati ampiamente per la loro attività antibatterica ed antifungina, sono stati e sono tuttora estremamente criticati perché rinvenuti in cellule cancerose. Gli studi fatti si contraddicono e non è certo se possano interferire o meno sull’attività endocrina però è provato che penetrano nei tessuti e questo fatto è già sbagliato se pensiamo che i cosmetici non dovrebbero penetrare oltre la pelle.
EDTA: un acido che possiede attività antibatterica e stabilizzante molto alta, di fatto però è un veleno; viene utilizzato anche nell’industria fotografica e della carta, altamente tossico e molto criticato, ovviamente inquinante.
Come riconoscerlo: tutte le parole che contengono EDTA. - Cessori di formaldeide: La formaldeide è un alcol deidrogenato che si trova sotto forma di gas, utilizzato nei cosmetici sotto forma di acqua è altamente corrosiva, irritante ed è stata classificata come sostanza cancerogena di tipo 1B. Il suo impiego diretto è stato bandito dall’Unione Europea ma al suo posto possiamo trovare i cessori di formaldeide, sostanze che rilasciano formaldeide a causa della loro decomposizione o per associazione ad altri ingredienti.
Come riconoscerli: Quaternium-15, -18, Polyquaternium..etc. - SLES/SLS: sono tensioattivi utilizzati negli shampoo,balsami e docciaschiuma per il loro potere detergente e lavante; come tutti i composti anionici (con carica negativa) sono aggressivi e seccano la pelle.
- Sali di alluminio: ampiamente utilizzati come anti-traspiranti nei deodoranti , sono considerati irritanti e potenzialmente pericolosi perché le loro particelle sono in grado di penetrare la pelle.